Continuiamo a scoprire i talenti più giovani del panorama nazionale argentino, parlando oggi del classe 2002 del Lanus, il difensore centrale Kevin Lomonaco. Divenuto maggiorenne a Gennaio, si è imposto nella cantera del Granate, arrivando già a destare interesse per la prima squadra, dove ancora non ha debuttato, con il tecnico Zubeldia che pare poterlo lanciare in futuro, tenendo magari conto della possibile partenza di Lautaro Valenti, prospetto interessantissimo, di cui vi abbiamo parlato nelle scorse settimane.
Alto 1 metro e 92, ma con un fisico longilineo, possiede un passo discreto, che in alcune circostanze gli ha permesso di disimpegnarsi con sufficiente abilità anche nel ruolo di terzino destro bloccato, chiaramente in una situazione puramente emergenziale.
Inoltre ha nel proprio bagaglio tecnico, un ottimo lancio col destro, attraverso il quale riesce spesso a saltare il centrocampo, oppure ad innescare il terzino opposto, alla zona in cui effettua il cambio di gioco.
Bravo nel gioco aereo, deciso ma non rude nei contrasti, a volte pecca di un’eccessiva confidenza, nel voler uscire palla al piede dalla propria area di rigore, aspetto che gli costò una brutta figura del Sudamericano Under 17, quando nel match contro l’Uruguay, una sua palla persa al limite dell’area, consentì il vantaggio della Celeste.
Personalità, tecnica, discreta leadership, tutte caratteristiche emerse con forza nello scorso Mondiale Under 17, dove formava una coppia ben integrata con Amione, soggetti su cui aveva puntato parecchio, il ct El Payaso Pablito Aimar.
Un ottimo prospetto, ancora non salito del tutto agli onori delle cronache calcistiche, ma già sui taccuini degli scout europei, questo per sottolineare ancora di più, la bontà tecnica del chico del Lanus. Ovviamente, l’ottenimento di un passaporto comunitario, magari italiano, faciliterebbe qualsiasi trattativa.
Nella serata di ieri, passando alle notizie di cronaca, legate al calcio, brutale aggressione subita dal Trinche Tomas Carlovich, uno dei più iconici calciatori argentini di tutti i tempi. Il 74enne è stato aggredito a Rosario, città nella quale ha sempre vissuto, da alcuni ragazzini, che gli hanno rubato la bicicletta e lo hanno scaraventato a terra: nell’urto, ha riportato varie ferite ed ora si trova ricoverato in coma indotto, in terapia intensiva. Notizia che ha gettato nello sconforto tutto il calcio argentino, trattandosi Carlovich uno dei calciatori che più hanno incantato i tifosi, persona verso la quale il Diez in persona, Diego Armando Maradona, arrivò ad affermare che giocasse meglio di lui.
Con la tristezza per le notizia provenienti da Rosario, ci salutiamo e vi diamo appuntamento a Lunedì prossimo, alla scoperta di un nuovo “pischello” del calcio argentino.