Primi verdetti della fase a gironi di Libertadores, con Huracan e Rosario Central matematicamente ultime nei rispettivi raggruppamenti, dopo la sconfitta al Tomas Ducò per 2 a 1 contro l’Emelec ed il pari per 1 a 1  del Gigante de Arroyito con l’Universidad Catolica: la sconfitta dell’Huracan ha anche portato El Turco Antonio Mohamed a rassegnare le dimissioni dalla panchina del Globo. Vittorie per il River, 2 a 0 in trasferta sui cileni del Palestino e del Godoy Cruz, 2 a 0 interno sui peruviani dello Sporting Cristal, pari del Boca contro il Deportivo Tolima, con gli Xeneizes di Lechuga Alfaro che rimontano il doppio svantaggio grazie alle reti di Maurito Zarate e del Pipa Dario Ismael Benedetto, mentre viene sconfitto il San Lorenzo a Barranquilla dallo Junior per 1 a 0, risultato che non compromette la corsa del Ciclon, già qualificato agli ottavi, al 1° posto nel girone.  Si sono disputati anche 2 incontri di Copa Argentina, con protagoniste le squadre di Santa Fè, Colon e Union: Sabalero vincente per 3 a 0 sull’Acassuso, con la notizia della rescissione contrattuale del lidèr maximo del centrocampo santafesino, il 40enne Adriàn Bastia, ormai prossimo al ritiro, mentre altro tonfo, stavolta più eclatante di quello in Sudamericana, per il Tatengue, sconfitto per 1 a 0 dal Barracas Central, la squadra del presidente federale Tapia.

Weekend che vedeva l’andata degli ottavi di finale di Copa de la Superliga, preceduto dalla riunione dei presidenti dei clubs argentini, con cui si è stabilito il percorso della edizione 2020 della Copa, con le 24 squadre partecipanti, divise in 2 zone, per un totale di 11 partite di fase a gironi, con le prime di ogni raggruppamento, o le prime 2, passare alla fase finale; questo dettaglio verrà deciso prossimamente, mentre è stato confermato che le partite di Copa varranno in chiave Promedio, dove nella prossima stagione rischiano la retrocessione anche squadre blasonate come il Gimnasia e le 2 di Rosario, Newell’s e Central.

Al Mario Kempes di Cordoba, successo per 3 a 2 del Talleres sull’Atletico Tucuman, con le reti per il Matador Cordobes di Palacios e doppietta di Moreno, mentre per gli ospiti del Ruso Zielinski doppietta di Toledo, scintille alla Fortaleza nello scontro tra Lanus e Velez, terminato con la vittoria per 2 a 1 degli ospiti, a segno per il Granate il talentissimo classe 2001 Pedrito de la Vega, mentre per il Fortin marcature di Gimenez e dell’altro virgulto del 2001, il nativo di Fuerte Apache Thiago Almada. Partita assai spigolosa, con la doppia espulsione di Guerreno e Gianetti, dopo un parapiglia per un fallo del Laucha Acosta su Lucas Robertone, Acosta che al 70° si è procurato un rigore, sbagliato poi da Pepe Sand, ma soprattutto un’altra doppia espulsione ha fatto più rumore, quella dei 2 tecnici Zubeldia e Heinze, con il tecnico del Granate allontanato dopo una protesta che riguardava un fallo, secondo lui, molto accentuato su Fernandez del Velez, allorché è intervenuto El Gringo, rivolgendosi così al collega:” No te metas con mi pibes” che tradotto significa “Non rompere il c***o ai miei ragazzi”,  accendendo così la contesa, in vista del ritorno allo Josè Amalfitani. Pari a La Plata tra Estudiantes e Racing, con reti per il Pincha del Pibe Matias Pellegrini e per l’Academia del Churry Cristaldo, mentre a fine partita il presidentissimo Juan Sebastian Veron ha annunciato che stanno per essere ultimati i lavori di rifacimento del Jorge Luis Hirschi, lo stadio del club bianco rosso, che verrà ufficialmente rinnovato il prossimo 9 novembre, dopo un pesante restyling. Altri pari per 1 a 1, stavolta a Mar del Plata, tra Aldosivi e River, con reti per i padroni di casa di Chavez e per gli ospiti di Enzo Perez. Vittoria esterna del Boca al Malvinas Argentinas di Mendoza sul Godoy Cruz per 2 a 1, vantaggio azul y oro con Kichan Pavon, pari di Merentiel e gol vittoria di Emanuel Mas. Successo esterno dell’Union a Vitoria sul Tigre per 2 a 1, con reti per il Tatengue di Mazzola e Pitton, per il Matador del Chino Carlos Luna, mentre allo Zerillo di La Plata colpo a sorpresa del Gimansia sul Defensa per 1 a 0, con marcatura dell’eterno Santiago El Tanque Silva.

Per Voi, ci siamo recati nel barrìo de la Paternal, a Buenos Aires, dove all’Estadio Diego Armando Maradona si affrontavano l’Asociation Atletica Argentinos Juniors ed il Club Atletico San Lorenzo de Almagro: nella fila dei padroni di casa del Bicho, il tecnico Diego Dabove, propone come fulcro della propria manovra Alexis Mac Allister, già venduto in Premier al Brighton, mentre largo sulla fascia destra agisce El Demonio Gabriel Hauche, a supporto del centravanti, in prestito dal Crotone, via Genoa, Claudio Spinelli, mentre tra gli ospiti del Ciclon, il tecnico Ricardo El Negro Almiron vara un corposo turn over, dopo il match di giovedì sera in Libertadores in Colombia, con Poblete e Marcos Senesi neanche convocati, Nico Reniero in panchina ed in campo il baby Adolfo Gaich a guidare l’attacco azul grana, con ai lati El Perrito Nahuel Barrios e il Rayo Hector Fertoli.

Agli ordini dell’arbitro Andrès Merlos, comincia il match con una buona cornice di pubblico presente sulle tribune, al 5° tiro di Batallini da fuori area, facile per il portiere cuervo Monetti, al 7° cambia subito il corso della partita, con il vantaggio dell’Argentinos ad opera di capitan Torrè, il quale conclude di testa alle spalle di Monetti un’azione nata da un corner battuto da Alexis Mac Allister, palla allungata da Spinelli per Hauche che la controlla con il tacco e la gira verso l’area piccola dove il difensore centrale può colpire indisturbato per il gol dell’1 a 0, prima segnatura in carriera in Argentina, su ben 188 partite disputate. Prima parte del match che non vede assolutamente protagonista la squadra di Almiron, in pratica non scesa in campo, se si eccettuano le solite giocate ficcanti del Perrito Barrios dall’alto, passateci il gioco di parole, dei suoi 158 centimetri. Al 32° tiro da fuori di Vera, con palla alta. Al 33° prima vera occasione del Ciclon con Gaich, impalpabile fino a quel momento, che non riesce a trovare la deviazione vincente, dopo un’azione prepotente di Fertoli sulla fascia destra, infatti il tiro a colpo sicuro del centravanti dell’Under 20 argentina trova l’opposizione di Galvan, anche se va detto che lo specchio di porta non coperto dal portiere di casa Chaves era assai ampio. Al 41° destro da fuori del Perrito Barrios, con parata agevole di Chaves e, dopo un minuto di recupero, le squadre vanno al riposo con l’Argentinos avanti per 1 a 0.

Un cambio nell’intervallo per gli ospiti, con Castellani che rileva Insaurralde, primo squillo della ripresa all’8° con destro ad incrociare di Fertoli, lanciato da una stupenda apertura del Mariscal ex Fiorentina Gonzalo Rodriguez, ben bloccato da Chaves. Al 16° è il turno di Nico Reniero che rileva un ectoplasmatico Gaich, ma la musica non cambia rispetto alla prima frazione ed al 25° grandissima progressione di Batallini, vero hombre del partido, che si fa 50 metri di campo palla al piede, prima di concludere con un destro a giro, che muore di pochissimi centimetri a lato della porta di Monetti. Al 30° deviazione di testa di Galvan su cross di Hauche e prodigiosa respinta di Monetti che toglie la palla dal sette. Si esauriscono i cambi, ma ormai il risultato va in ghiacciaia con la vittoria dell’Argentinos per 1 a 0.

Nel fine settimana argentino, si è anche disputato lo spareggio per l’accesso diretto alla prossima Superliga tra Sarmiento de Junin e Arsenàl di Sarandì, con la vittoria del club della famiglia Grondona per 1 a 0, al Florencio Sola di Banfield, designato come campo neutro, grazie alla rete di Garate, così dopo solo un anno di purgatorio, l’Arsenàl torna in Primera Division, relegando il Sarmiento ai playoff che assegneranno il secondo posto valido per la promozione.

Nel lasciarvi ai gol della Copa, riportiamo la notizia di un’altra tragedia, che ha colpito la famiglia Sala, infatti dopo la scomparsa di Emiliano nel drammatico incidente aereo sopra la Manica, è morto il padre dell’attaccante, il 58enne Horacio, per un attacco cardiaco, come estrema conseguenza del dolore tremendo per la scomparsa del figlio prediletto.