Era tutto pronto: il grande giorno della finale di ritorno della Copa Libertadores 2018, l’ultima edizione con il doppio match di finale, che ci aveva regalato un altro episodio della sfida pluricentenaria tra Boca Juniors e River Plate, dopo un match di andata alla Bombonera molto intenso ed equilibrato, terminato sul 2 a 2.

Ed invece tutto è naufragato, sotto i colpi della bottiglia che ha infranto un vetro del pullman che conduceva l’equipo xeneize al Monumental, con il ferimento di Pablo Perez e Gonzalo Lamardo, con l’attacco anche frontale che ha rischiato di colpire l’autista del bus, ferito anch’egli, ma salvatosi grazie alla prontezza di riflessi al suo fianco di Horacio Paolini, vice presidente boquense, che ha afferrato il volante. Tutto ciò avveniva nelle vicinanze dello stadio riverplatense, su una strada di solito mai battuta dai pullman delle squadre avversarie e, soprattutto, scortata da pochissimi agenti di polizia in moto, senza nessuno a terra a disperdere la folla, insomma un’organizzazione della sicurezza più ridicola di una qualsiasi fiera rionale, ma staremmo pur sempre parlando dell’evento sportivo più grosso di tutta la storia del Sudamerica. Che, per fortuna, ha provocato un terremoto politico nelle ultime ore, con le dimissioni del Ministro della Sicurezza Martin Ocampo, sullo sfondo anche della vicenda dell’arresto di 3 dei capi della brava egemone nella curva del River, a cui sono stati sequestrati biglietti per il match ed una ingente quantità di denaro, frutto del bagarinaggio su di essi, vicenda non del tutto dissimile a quanto accaduto a Torino con alcuni appartenenti a gruppi della curva bianconera.  Alla vigilia c’è stato chi si rammaricava dell’assenza delle tifoserie ospiti, noi aggiungiamo chissà mai cosa sarebbe successo se ciò fosse stato permesso… E poi il vergognoso balletto dei rinvii, attuato dalla Conmebol , su “indicazione” della Fifa, che anch’essa esce a dir poco offuscata da tutta la vicenda, fino alla decisione di rinviare la partita a Domenica 25, in attesa di conoscere le condizioni fisiche di Pablo Perez, capitano del Boca, sul cui effettivo stato di salute c’è stato un’ altra squallidissima tarantella, con il giocatore portato in ospedale e poi ricondotto al Monumental per essere visitato dal corpo medico della Conmebol, che lo giudicava in pratica abile ed arruolabile, beccandosi nella giornata odierna una denuncia per falso da un avvocato e socio del Boca Juniors. Senza poi dimenticare gli scontri, all’esterno dell’Antonio Vespucio Liberti, tra sostenitori della Banda senza biglietto e la polizia, che ha poi di fatto anche impedito l’accesso anche a chi ne era regolarmente in possesso.

Ma neanche domenica, come era facilmente prevedibile, si è arrivati alla definizione sportiva della Libertadores 2018, con un altro rinvio, a data da destinarsi e con la richiesta, in via ufficiale, da parte del club azul y oro della vittoria a tavolino.  E’ di pochi istanti fa la decisione della Conmbeol, comunicata in conferenza stampa dal presidente Dominguez, riunitosi nella sede in Paraguay, insieme ai presidenti di Boca e River, Angelici e D’Onofrio, di fissare per l’8 o il 9 Dicembre prossimi la finale di ritorno, in una sede fuori dall’Argentina, che verrà decisa nei prossimi giorni, in attesa dell’esito del reclamo boquense per ottenere la vittoria a tavolino. Ma se il reclamo non fosse accolto ed il club azul y oro facesse naturalmente ricorso, persino al TAS di Losanna, sarà praticamente impossibile che la parola definitiva arrivi i primi di Dicembre.  In tutto questo marasma epocale, passano quasi in secondo piano aspetti del tipo la scelta della partecipante sudamericana al prossimo mondiale per club, il fatto che il River così dovrà recuperare ben 4 partite di Superliga, con un calendario già intasatissimo e, cosa non da poco, visto la classifica della scorsa Superliga, il River si gioca l’accesso o meno all’edizione 2019, che otterrebbe in caso di affermazione, mentre perderebbe in caso di insuccesso, scalando in Sudamericana e facendo salire l’Independiente ai preliminari di Libertadores.

Al momento le posizioni sono totalmente cristallizzate, soprattutto registriamo le fermissima intenzione del presidente del Boca Angelici di non disputare alcuna partita. La palla passa quindi al Tribunal Disciplinario che dovrà decidere sul ricorso del Boca nella giornata di Giovedì, per cui la partita, quella non calcistica, è assolutamente lontana dalla conclusione. Resta un dato di fatto incontrovertibile: la totale incapacità organizzativa di un paese che, per bocca del suo presidente Macri, aspirerebbe all’organizzazione delle Olimpiadi 2030, ma che non riesce nemmeno a tenere a bada gruppi che col calcio non c’entrano nulla, per una sola partita.

Il rinvio alla Domenica ha altresì avuto, come conseguenza sulla Superliga, lo spostamento a data da destinarsi del Clasico de Barrio tra San Lorenzo e Huracan, che avrebbe dovuto tenersi al Nuevo Gasometro. Negli altri match valevoli per il 13° turno, pari interno a reti bianche della capolista Racing contro il Banfield di Falcioni, successo esterno dell’Atletico Tucuman del Ruso Zielinski per 3 a 1 a Cordoba sul Belgrano, colpo del Talleres al Diego Armando Maradona per 2 a 0 sul sempre più derelitto Argentinos Juniors, con un’altra segnatura del talentissimo Gonzalo Maroni, , 2 a 1 al Gigante de Arroyito del Rosario Central sull’Estudiantes, che vedeva la presenza come 4° ufficiale di Salomè Di Iorio, importante affermazione esterna del Velez del Gringo Gabriel Heinze per 2 a 0 a Santa Fè sull’Union, match che proponeva Gisela Trucco come guardalinee e successo dell’Aldosivi per 1 a 0 sul Newell’s Old Boys con il tecnico leproso Omar De Felippe che ha rassegnato le proprie dimissioni al termine del match.

Gli altri risultati: S.Martin (T) – Colon 0-0; Defensa – Tigre 2-1; Lanus – Independiente 1-0

Negli anticipi: Boca – Patronato 1-0; Gimnasia – S. Martin (SJ) 0-2

CLASSIFICA:
RACING CLUB 30 punti; ATLETICO TUCUMAN 28 punti; DEFENSA Y JUSTICIA* 26 punti; HURACAN** 23 punti; INDEPENDIENTE 22 punti; BOCA JUNIORS*, VELEZ SARSFIELD 21 punti; GODOY, CRUZ*, UNION*, ALDOSIVI 19 punti; TALLERES C, BANFIELD 18 punti; RIVER PLATE***, ESTUDIANTES LP 16 punti; COLON, ROSARIO CENTRAL* 15 punti; TIGRE, GIMNASIA Y ESGRIMA LP 14 punti; SAN MARTIN T 13 punti; NEWELL’S OLD BOYS 12 punti; SAN LORENZO*, SAN MARTIN SJ**, BELGRANO, LANUS 11 punti; PATRONATO 9 punti; ARGENTINOS JRS* 6 punti.

*: DEFENSA Y JUSTICIA, BOCA JUNIORS, GODOY CRUZ, UNION, ROSARIO CENTRAL, SAN LORENZO, ARGENTINOS JRS una partita in meno.
**: HURACAN, SAN MARTIN SJ due partite in meno.
***: RIVER PLATE tre partite in meno.

CLASSIFICA PROMEDIO:
26° posto: TIGRE coefficiente 0,985
25° posto: SAN MARTIN T coefficiente 1,000
24° posto: PATRONATO coefficiente 1,085
23° posto: BELGRANO coefficiente 1,100

CLASSIFICA MARCATORI:
GIGLIOTTI (independiente) 12 reti; LOPEZ (racing club) 9 reti; RODRIGUEZ (atletico tucuman) 6 reti

Vi lasciamo ai gol della giornata…