Il nuovo percorso della Seleccion, guidata per il momento da Lionel Scaloni,coadiuvato dal Payaso Pablito Aimar e dal Muro Walter Samue, prevedeva altre 2 amichevoli, contro avversarie dallo spessore molto differente tra loro, ma capace di testare ugualmente le novità tecnico – tattiche proposte dall’ex difensore di Lazio e Atalanta.
Nel primo match giocatosi in Arabia Saudita, l’Albiceleste ha agevolmente avuto la meglio sull’Iraq per 4 a 0, con le reti del Toro Lautaro Martinez, del Tucumano Roberto Pereyra, dell’ex Rosario Central Franco Cervi e del capitano della Fiorentina German Pezzella, alla prima realizzazione in nazionale, con dedica particolare per Davide Astori ed il suo numero 13.
Nella serata di ieri, allo stadio King Abdullah Sport City di Jeddah, andava in scena un match sicuramente più probante del precedente, infatti la formazione di Scaloni se la doveva vedere nel SuperClasico de America contro gli eterni rivali del Brasile.
L’Argentina si presenta con l’ormai consueto 4-3-3 con Romero in porta e capitano, una difesa con da destra Saravia, Otamendi, Pezzella e Tagliafico, a centrocampo Rodrigo Battaglia davanti alla difesa, con ai suoi lati Leandro Paredes e Gio Lo Celso, in attacco il trio Icardi, Dybala e Angelito Correa, modulo praticamente speculare per la Selecao di Tite, con Alisson in porta, in difesa Filipe Luis, Miranda, Marquinhos e Danilo, in mezzo al campo Casemiro, Coutinho e Arthur, davanti Firmino, Gabriel Jesus e Neymar.
Agli ordini del fischietto tedesco Felix Brych, comincia l’incontro in un’atmosfera di grandissima partecipazione, con lo stadio quasi esaurito, infatti alla fine gli spettatori saranno quasi 62.500; la prima occasione è di marca argentina, al 7° con uno shoot mancino del talentissimo del Betis Giovanni Lo Celso, liberato fuori area da una sponda di Tagliafico, pescato con un lancio di oltre 40 metri di Pezzella, ma la sua conclusione finisce fuori, non di molto, con Alisson ampiamente sulla traiettoria. Le due squadre iniziano un’ampia fase di studio, a ritmi decisamente blandi, nei quali però annotiamo la forte fase di spinta dei due esterni bassi brasiliani, Danilo e Filipe Luis. Al 22° grosso rischio per Alisson, che libera proprio all’ultimo momento, sul pressing di Correa, che si era molto avvicinato alla linea di porta. Al 27° prima occasione di spessore per i verde oro di Tite, su azione di corner, palla che viene spizzata di testa da Firmino, sfera che arriva a Miranda, gran destro del centrale difensivo, palla che supera Romero, ma Otamendi evita sulla linea il possibile vantaggio brasiliano. Al 29° gran punizione della Joya Paulo Dybala, con palla a un nulla dal sette della porta di Alisson, che nella circostanza pareva proprio battuto. Al 30° time out tecnico per permettere a tutti i protagonisti di reidratarsi, con una temperatura che, nella serata di Jeddah, sfiorava i 27 gradi. Al 37° primo vero lampo di Neymar, fino a quel momento molto lontano dal clou della manovra carioca, ma il suo è un tiraccio che finisce ampiamente a lato, mentre tra gli argentini, soprattutto a causa dell’assenza di veri palloni giocabili, non annotiamo neanche una giocata di Maurito Icardi, così dopo 2 minuti di recupero, il primo tempo termina a reti bianche.
Nessun cambio ad inizio secondo tempo, al 47° cross dell’ex talento del San Lorenzo Correa, Lo Celso di testa conclude però centralmente, senza minimamente impensierire Alisson, al 50° Icardi, ben lanciato da Leandro Paredes, prova la conclusione in porta, ma viene ostacolato da Danilo, che nell’azione si infortuna e viene così sostituito da Fabinho. Al 58° fuori Dybala, per lui borse del ghiaccio su ginocchio e coscia, dentro Lautaro Martinez che, tempo pochi secondi, scaglia un esterno destro, non lontano dalla porta di Alisson. Si apre una fase in cui la formazione di Scaloni prova seriamente a voler imporre il proprio calcio, con il Brasile che cerca di contrastare la manovra albiceleste con dei ficcanti contropiedi ed in uno di questi, meravigliosa chiusura di German Pezzella su Neymar, ad ennesima riprova del livello raggiunto dal talento classe 91 di Bahia Blanca, ormai stabilmente tra i titolari del nuovo corso argentino. Al 64° fuori un opaco Gabriel Jesus e dentro Richarlison, poco dopo fuori El Pibe de Dios Correa, al suo posto l’ex River e Udinese el Tucumano Pereyra. Dopo una partenza in sordina, messo in difficoltà dalle accelerazioni di Neymar, sale esponenzialmente la prestazione del terzino destro del Racing Saravia, vero underdog proposto da Scaloni in un ruolo che ancora non vede un vero e proprio padrone assoluto. Al 70°, assist di Neymar per Arthur che conclude al volo, impegnando severamente el Chiquito Romero in una non facile respinta di pugno, al 71° fuori Lo Celso e dentro el Toto Eduardo Salvio, al 76° secondo time out tecnico per il caldo, all’80° fuori Tagliafico e dentro Marcos Acuna, all’87° fuori Icardi e dentro Giovanni Simeone. Ormai la partita sembra avviarsi verso il risultato di parità ma, nel terzo dei 4 minuti di recupero, su corner di Neymar, Miranda completamente libero, infila di testa il vantaggio verde oro, su un’uscita tutt’altro che irreprensibile di Romero, dando così la vittoria numero 104 al Brasile nel SuperClasico de America.
Al di là del risultato, le idee proposte in queste 4 partite targate Scaloni, stanno cementando un gruppo che, ricordiamo, è ancora orfano, non si sa per quanto, di un certo Lionel Messi.
In patria, si è giocato il secondo quarto di finale di Copa Argentina, che vedeva di fronte il Central Cordoba di Santiago de l’Estero ed il Gimnasia y Esgrima di La Plata. Impresa sfiorata dal Central Cordoba, formazione neo promossa quest’anno in B Nacional, in vantaggio fino a pochi minuti dalla fine, ma una uscita scriteriata del portiere Cavallotti, portava il Lobo al pareggio con il venezuelano Hurtado e poi, ai rigori, grazie agli errori di Rossi, Perez e dello stesso Cavallotti che non riusciva a bloccare un orribile penalty calciato da Licht, il Lobo platense di mister Pedro Troglio, si imponeva con il punteggio totale di 5 a 4, raggiungendo le semifinali, dove se la vedrà con il River di Napoleon Gallardo.
Fortemente caotica, comunque, si sta rivelando l’organizzazione del quarto di finale di maggior fascino, vale a dire il Clasico rosarino tra Central e Newell’s, con le due squadre e tifoserie sballottate da una parte all’altra del paese, con nessuna municipalità che vuole sobbarcarsi l’onere di ospitare le due hinchadas, per cui pare molto probabile, una collocazione in campo neutro, regolarmente come tutti i match della Copa, ma desolatamente a porte chiuse, dando così un’ulteriore ferita alla immensa passione dei tifosi e nonostante anche tentativi ottimamente riusciti, come la presenza della tifoserie ospite nell’ultimo Clasico di Cordoba tra Talleres e Belgrano.
Vi lasciamo con le immagini delle due amichevoli della Seleccion e del match di Rafaela tra Central Cordoba e Gimnasia, dandoVi appuntamento alla prossima settimana, con la 9a giornata della Superliga.
https://www.youtube.com/watch?v=fQLwYmwvd50
https://www.youtube.com/watch?v=NqP8IZ0satc