L’Italia campione del mondo in carica vola in Messico piena di belle speranze. Ma è una nazionale strana quella allestita da Enzo Bearzot, non più blindata sul blocco Juventus che ci aveva portato al titolo in Spagna, ma un collage di tanti tasselli. Del resto il campionato è stato vinto sorprendentemente dal Verona, che il C.T. premia con le convocazioni di Galderisi e Di Gennaro. L’esordio contro la Bulgaria allo stadio Azteca che 16 anni prima aveva applaudito il 4 a 3 di Italia Germania non è dei più fortunati.

Gli azzurri giocano un buon calcio, passano in vantaggio con Altobelli, ma vengono raggiunti all’85’ da un goal di Sirakov. Il pareggio con l’Argentina di Maradona e il faticoso successo sulla Corea del sud proiettano comunque l’Italia agli ottavi di finale, dove trovano la strada sbarrata dalla Francia di Platinì, Tigana e Giresse. Gli uomini di Bearzot appaiono annebbiati, non entrano mai in partita e la vittoria dei transalpini non è mai in dubbio. Segnano Platini e Stopyra. Il mondiale andrà a Maradona che pur non segnando in finale contro la Germania  trascinerà la sua nazionale al trionfo.
https://youtu.be/QATb7NXO2Is