MPRALA TE
Allocuzione classica del leccavalliano ortodosso, stante a significare un nemmeno tanto celato invito a scalare le quote societarie. Di solito accompagnata da riferimenti a personaggi mitologici quali Tutunci, Sundas e compagnia cantante. Provoca spesso in chi l’ascolta il sanguinamento del timpano.
CE LO PORTO IO
Azione samaritana di trasporto a destinazione di cose o persone. Generalmente chi compie questa azione non chiede in cambio alcun corrispettivo economico, si tratta di atto disinteressato di autofracassamento delle gonadi con alto compiacimento per il risultato ottenuto. Chi di solito pronuncia questa frase può essere individuato mentre festeggia gli scudetti del bilancio al Piazzale.
LA NOSTRA DIMENSIONE E’ QUESTA
Intro immancabile dei negazionisti. Per loro non esiste un universo parallelo. Coppe e scudetti vinti, stagioni da protagonisti, in realtà sono frutto di overdose di Voyager. La teoria viene sovente suffragata da dati senza il minimo riscontro o con tabelle che danno loro torto marcio ma che loro pubblicano comunque in quanto graficamente gradevoli.
VI MERITATE LOTITO
Mantra ormai quasi in disuso. Appena i pasdaran hanno controllato bene la bacheca della Lazio, il modo in cui gli utili di cessioni vengono comunque reinvestiti, questo motto ha subito alcune variazioni. La versione vi meritate lo Tito, ricordando la triste vicenda dei profughi istriani, ma declamata con calata ciociara è al momento la più usata.
E’ TUTTA COLPA DI
Prandelli, Montella, Sousa, Pioli, Renzi, Nardella, Unipol, gli ortolani, Ligresti, gli Achei, la diossina di Seveso ecc.