Ci siamo! Venerdì 14 prenderà il via la 46esima edizione della Copa America, che si svolgerà in Brasile, con il match inaugurale del Morumbì di San Paolo tra i verde oro di casa e la Bolivia. Edizione che vede favoriti d’obbligo i padroni di casa di Tite, alla ricerca di un successo che farebbe dimenticare il fallimento della spedizione mondiale di un anno fa in Russia. Subito dietro, nei pronostici, troviamo l’Uruguay del Maestro Oscar Washington Tabarez, sempre presente nella fasi finali delle manifestazioni internazionali. Dopo, distanziate di parecchio, troviamo Argentina e Colombia, alle prese con ricambi generazionali doverosi, uniti agli ultimi tentativi di alcuni senatori di centrare un’importante affermazione continentale, su tutti la Pulga Leo Messi, lider maximo della Seleccion di Scaloni, intorno a cui ruoteranno tutte le aspettative del paese albiceleste, alla ricerca di un successo che manca dal lontano 1993 firmato dal Camion de Reconquista Gabriel Omar Batistuta. Le due invitate di questa edizione, come sempre per completare il lotto delle partecipanti a 12 squadre, saranno Giappone e Qatar, con gli arabi che si sono già guadagnati anche la partecipazione all’edizione 2020, insieme all’Australia, il tutto nell’ottica di sponsorizzazione dei Mondiali del 2022, che si terranno proprio in Qatar tra Novembre e Dicembre. Ricordiamo che, su decisione della Fifa, per uniformare il calendario internazionale, dal prossimo anno Copa America ed Europei si svolgeranno sempre in contemporanea, ogni 4 anni. Questi i raggruppamenti: gruppo A con Brasile, Bolivia, Venezuela e Perù, gruppo B con Argentina, Colombia, Paraguay e Qatar, gruppo C con Uruguay, Ecuador, Giappone e Cile.

Nell’avvicinamento all’esordio, che sarà Sabato 15 all’Arena Fonte Nova di Salvador de Bahia contro la Colombia, la nazionale argentina ha disputato un solo match amichevole, quello del Bicentenario di San Juan contro il Nicaragua. Vittoria agevole e c’era da immaginarselo per la Seleccion, un 5 a 1 sancito dalla doppietta di Leo Messi, dalla doppietta del Toro Lautaro Martinez e la segnatura del Tucumano Roberto Pereyra, mentre per i centro – americani è andato a segno, al 90° su rigore, Barrera. La formazione iniziale proposta da Scaloni vedeva in porta Franco Armani, dietro difesa a 4 con, da destra, Saravia, Foyth, Otamendi e Acuna, a centrocampo Rodriguez e Leo Paredes, sulla trequarti Lo Celso, Messi e Matias Suarez, a sostegno dell’unico riferimento offensivo El Kun Sergio Aguero. Non sono, ovviamente mancate, le prove tattiche di possibili alternative, come la presenza del Toro Lautaro Martinez da punta unica, a centrocampo del talentissimo dell’Udinese Rodrigo De Paul come mezzala, mentre in difesa, il titolarissimo Nicolas Tagliafico è entrato solo nella ripresa. Gli unici dubbi che Scaloni si porterà fino all’esordio sono su chi sarà il partner al centro della difesa di Otamendi, con il capitano della Fiorentina Germàn Pezzella non più così sicuro della titolarità nel ballottaggio con Foyth del Tottenham, a centrocampo non sarà facile capire se El Fideo Angel di Maria potrà trovare spazio dal 1° minuto o entrare a gara in corso, per sfruttare il suo effetto disequilibrante per gli avversari, mentre davanti, Aguero, dopo una stagione solidissima al City, anche da prima punta, è ampiamente intoccabile, anche se Lautaro Martinez ha sempre dimostrato, in nazionale, di poter fornire una validissima alternativa.

Restando sul versante delle nazionali, si è fermata agli ottavi la corsa della Seleccion Under 20, guidata non proprio in maniera irreprensibile da Fernando Batista, nel Mondiale di categoria in Polonia: infatti,  nonostante sia passata per ben 2 volte in vantaggio contro il Malì, con la rete del momentaneo 1 a 0 ad opera del baby Adolfo Gaich, raggiunto da Diaby per l’ 1 a 1 dei regolamentari e l’autorete del temporaneo 2 a 1 ad opera dello stesso Diaby, raggiunto al 121° da Kontè, che ha punito una colossale dormita della difesa argentina. Pertanto qualificazione che si decide dagli undici metri, con il solo errore di Chancalay per l’Argentina che quindi ritorna a casa, insieme alle oltre favoritissime Francia e Portogallo.

Venendo alle vicende interne, si è disputato il match di ritorno del playoff di B Nacional tra Sarmiento de Junin e Central Cordoba di Santiago de l’Estero, che metteva in palio la seconda promozione alla prossima Superliga. Incontro che terminava 0 a 0, punteggio che pareggiava l’1 a 1 dell’andata, per cui esito che si decideva con i tiri dal dischetto, da cui usciva trionfante il Central Cordoba, che ritorna così a disputare un campionato di Primera Division dopo ben 48 anni, centrando la seconda promozione in 2 anni.

Per quanto riguarda il mercato, ufficializzata la cessione di Centurion, che lascia il Racing per approdare all’Atletico San Luis, in Messico, dove ci auguriamo, per la sua carriera, possa ritrovare pace interiore, così da tornare ad esprimersi in campo, su livelli che possono appartenergli. Sempre il Racing sta definendo un’altra cessione, quella del terzino destro Renzo Saravia al Porto. Il nuovo corso all’Huracan, con Vojvoda in panchina, ha comportato un cambio deciso nella rosa quemera, con la società di Parque Patricios che non ha rinnovato il contratto in scadenza a figure simbolo del club come Chimino, l’ex Catania Pablo Alvarez, Mancinelli e, soprattutto, il Pato Patricio Toranzo, per il quale si parla anche di termine della carriera agonistica.  Sul fronte allenatori, sono stati annunciati i nuovi tecnici di Talleres e Defensa, con l’arrivo a Cordoba di Medina ed a Florencio Varela di Mariano Soso, mentre un grande tecnico argentino, Miguel Angel Russo, andrà a dirigere i paraguaiani del Cerro Porteno, il Ciclon di Asuncion, avversario del San Lorenzo negli ottavi di Libertadores, in uno scontro tra i 2 Ciclon del Sudamerica.

Vi lasciamo con le immagini dell’amichevole dell’Argentina, l’ottavo di finale del Mondiale Under 20 che ha visto la sconfitta della Seleccion ed il ritorno del playoff tra Sarmiento e Central Cordoba.