Nel fine settimana appena trascorso, si sono disputate le semifinali d’andata della Copa de la Superliga, con le sfide in programma all’Estadio Della Giovanna di Vitoria tra il Tigre e l’Atletico Tucuman e quella dell’Estadio Diego Armando Maradona, la Paternàl, di Buenos Aires tra Argentinos Juniors e Boca Juniors.

Il match tra il Matador ed il Decano metteva di fronte le compagini più in forma del momento in Argentina, con il Tigre che, nonostante la retrocessione in B Nacional, a fronte una Superliga che l’ha visto chiudere al 9° posto, tutto per colpa dei soliti assurdi e anacronistici Promedios, dall’arrivo in panchina del Pipo Gorosito, sta esprimendo un futbol molto piacevole, mentre il Decano del Ruso Zielinski ha appena eliminato il River, mantenendo un livello globale di prestazioni non indifferente, che gli ha permesso di arrivare quinto in Superliga, per cui mettendo già al sicuro la qualificazione alla Sudamericana 2020.

L’esito dell’incontro non era preventivabile neanche dal più ottimista degli hincha del Matador azul grana, infatti la formazione di casa si è imposta con un roboante 5 a 0, grazie alla doppietta di Cavallaro, unita alle marcature di Morales, dell’ex Boca Colazo e dell’interessante centrocampista centrale Lucas Menossi, autore della prima rete. Strada più che spianata per il Tigre, in vista del ritorno di sabato prossimo, con l’obiettivo della finalissima di Domenica 2 Giugno al Mario Kempes di Cordoba, praticamente ad un tiro di schioppo, con conseguente qualificazione ad una delle 2 manifestazioni continentali, nonostante la disputa del campionato di B, in quanto, non è previsto dal regolamento della Copa, un diniego di partecipazione alle coppe continentali a chi ci arriva da questa nuova manifestazione, come invece avviene per la Superliga.

Derby del cuore per il Dies Diego Armando Maradona che, nello stadio in cui ha mosso i primi passi nel calcio professionistico argentino, a lui dedicato, vedeva sfidarsi la “sue” due squadre, il Bicho e gli Xeneizes. Qualche cambio, soprattutto nel Boca di Alfaro, con le defezioni di Izquierdoz squalificato ed Almendra, volato con la Seleccion di Batista in Polonia per il Mondiale Under 20. Ne è uscito fuori un match duro, assai spigoloso, terminato in parità sullo 0 a 0, che lascia il discorso qualificazione totalmente aperto, nel return match di domenica prossima alla Bombonera.

Lasciando da parte per un attimo il calcio giocato, sono già iniziate le manovre di mercato di molte società argentine, in particolar modo quelle in uscita: della scorsa settimana è l’ufficializzazione dell’acquisto da parte dell’Ajax del talento difensivo del Defensa, il centrale Lisandro Martinez, pagato 7 milioni per l’intero cartellino, il quale raggiungerà ad Amsterdam i connazionali Lisandro Magallan e Nicolas Tagliafico. Venendo al Boca, sempre in pole per aumentare il tasso tecnico del reparto offensivo, già stratosferico, ma che rischia di perdere Kichan Pavon , prossimo all’approdo in Europa, con l’arrivo dal Velez del Monito Matias Vargas, mentre in ambito cessioni, da monitorare la situazione del Chico Agustin Almendra, sempre sotto le lenti del direttore Giuntoli del Napoli, ma con il Porto in agguato, si dice, con un’offerta di ben 30 milioni di euro, addirittura superiore alla clausola, per assicurarsi il talentissimo centrocampista classe 2000. In tal caso, sarebbe già pronto il sostituto, con il ritorno alla Boca del figliol prodigo, il Tanguito Ever Banega.

Nuovo caso di un giocatore dell’Instituto di Cordoba, squadra che milita in B, che bypassa la Primera Division per approdare direttamente in Europa: dopo la Joya Paulo Dybala, adesso è il turno di Mateo Klimovicz, classe 2000, che raggiunge a Stoccarda i connazionali Insua, Gonzalez e Ascacibar. Il giovanissimo trequartista ha firmato un contratto di 5 anni e nella scelta ha sicuramente influito il fatto che il padre Diego abbia giocato 8 anni in Germania, dal 2002 al 2010, con le maglie di Wolfsburg, Bochum e Borussia Dortmund.

Caos assoluto a Boedo, con il San Lorenzo alla ricerca del nuovo conducador, dopo l’allontanamento del Negro Almiron: nulla di concreto, per ora solo sogni, o forse utopie, conducono al Paton Edgardo Bauza, con cui il Ciclon vinse la sua unica Libertadores nel 2014 e a Juan Antonio Pizzi, l’ultimo a far vedere bel calcio al Gasometro. Intanto, sul fronte entrate, alcuni rumours danno il direttore tecnico, El Pipi Romagnoli, sulle tracce di un grande ritorno, quello di Martin Cauteruccio, messo alla porta dai messicani del Cruz Azul mentre, sul fronte uscite, con la partenza praticamente certa di Marcos Senesi, registriamo l’interesse per gli altri talenti di casa azul grana, l’attaccante Adolfo Gaich, il centrocampista offensivo Nahuel Barrios ed il centrale di difesa Gianluca Ferrari.

Vi lasciamo alle immagini delle 2 semifinali d’andata e alla spiegazione del nostro Vate indiscusso Stefano Borghi su una particolare festa, che solo in Argentina poteva esistere…