Tutti i principali tornei si sono fermati in questo periodo, per dare spazio alle rispettivi selezioni nazionali, alle prese con amichevoli o, in Europa, ai match di qualificazione alla rassegna itinerante del 2020. La selezione argentina di Scaloni era impegnata in 2 test, al Wanda Metropolitano di Madrid contro il Venezuela e a Tangeri contro il Marocco.

Nel match in terra iberica contro i Vinotintos, il tecnico si presenta in campo con un 3-4-2-1 che prevedeva Armani in porta, in difesa Foyth, Mercado e Lisandro Martinez, a centrocampo Montiel e Tagliafico sulle fasce, nel mezzo Gio Lo Celso e Leo Paredes, con Messi, al rientro dopo il quarto di finale contro la Francia al Mondiale e il Pity Martinez alle spalle dell’unica punta, il Toro Lautaro Martinez. Prestazione molto opaca per l’Albiceleste, imbrigliata dagli uomini di Dudamel, che si impongono, anche agevolmente, per 3 a 1, grazie alle marcature di Rondon, Murillo e dell’ex Torino Josef Martinez, mentre va a segno per gli argentini Lautaro Martinez. Molte le critiche per l’assetto tattico proposto da Scaloni, con strascichi anche sulle condizioni fisiche dei protagonisti, infatti sia Messi che il Pity Martinez si sono infortunati ed hanno, così, alzato bandiera bianca per il match in terra africana, anche se la prestazione della Pulga e del Toro, sono state all’altezza, con scambi anche di elevato tasso tecnico.

Da segnalare, nel dopo partita, un clamoroso colpo di scena, con le dimissioni del ct venezuelano, l’ex portiere Dudamel, realmente imbestialito, dalla strumentalizzazione politica delle vittoria; infatti negli spogliatoi, per festeggiare l’impresa, si è presentato l’ambasciatore venezuelano a Madrid Ecarri ed il video è stato poi condiviso da Guaidò, riconosciuto presidente da molti altri stati, al posto di Maduro, in modo tale da far apparire un consenso verso di lui da parte della Vinotinto. Dudamel non è stato a questo bieco gioco politico, oltretutto stiamo parlando di un uomo che non esitò in passato a chiedere a Maduro di abbassare le armi per reprimere le proteste.

Nel 2° incontro di questo ciclo di amichevoli, l’Argentina era attesa in Marocco e Scaloni ha proposto una nuovo 11 titolare, con Esteban Andrada in porta, dietro difesa a 4 con Montiel, El Gringo Walter Kannemann, Germàn Pezzella, nell’occasione anche capitano e Acuna, a centrocampo De Paul, Paredes ed il Tucumano Roberto Pereyra, davanti Guido Rodriguez, Paulo Dybala e Lautaro Martinez. Nonostante la caratura dell’avversario, non certo scintillante, ancora manovra lenta ed impacciata degli uomini di Scaloni, che solamente nella ripresa hanno avuto la meglio sulla selezione marocchina, con la rete messa a segno all’83° dal subentrato talento dell’Atletico Madrid, ex San Lorenzo, El Pibe de Dios Angelito Correa. Da segnalare l’esordio, per pochi minuti, del portiere dell’Udinese Juan Musso, alla sua prima convocazione.

Prestazioni non certo entusiasmanti quelle della Seleccion, che chiaramente lasciano molti dubbi sulle reali potenzialità in vista della Copa America di Giugno in Brasile dove, al momento, i padroni di casa e l’Uruguay del Maestro Oscar Washington Tabarez, appaiono quasi di un altro pianeta.

Venendo al panorama interno, si è disputato il recupero della 18a giornata tra Colon e San Lorenzo, che è terminato al Cementerio de Los Elefantes sul punteggio di 1 a 1, con Rodriguez a segno per i padroni di casa e capitan Nico Blandi per il Ciclon, anche se la vera notizia che ha coinvolto il club di Boedo è stata la penalizzazione di 6 punti, comminata ai Cuervos per inadempienze nelle liberatorie da parte dei tesserati, in merito al pagamento di tutti gli emolumenti, anche se in questo alcuni analisti argentini, hanno visto un intento persecutorio verso la tifoseria azul grana, da sempre schierata contro il Presidente della Repubblica Macrì ed anche un monito ai due hombres principales del club, il presidente Matias Lammens ed il suo vice Marcelo Tinelli, vicini ad un ingresso in politica. Annotiamo comunque che, per le stesse motivazioni, sono a forte rischio penalizzazione anche Huracan e Newell’s, con il club di Rosario alle prese anche con la solita crisi finanziaria.  Il  Colon è stato anche impegnato in Copa Sudamericana, dove ha stravinto l’andata, in Perù, contro il Deportivo Municipal, un netto 3 a 0, abbastanza confortante per il ritorno, grazie alle reti di Bernardi, Rodriguez e dell’ex Juventus Marcelo Estigarribia. Festa doppia per Santa Fè in Sudamericana, con il successo dell’Union, all’Estadio 15 de Abril, contro gli ecuadoriani dell’Independiente del Valle per 2 a 0 con le reti di Mazzola e Lotti.

Passando alla Copa Argentina, tranquillo passaggio del turno per il San Martin de San Juan che ha sconfitto il Villa Dalmine, soprannominato El Viola, per via del colore delle maglie, omaggio degli immigrati italiani a Campana, cittadina del club, nel 1956 alla Fiorentina neo scudettata, l’Atletico Tucuman, il Lanus, il Talleres, mentre il Godoy Cruz ha compiuto un’incredibile rimonta contro il Deportivo Armenio, con un 2 a 1 maturato al 90° e al 92° grazie alla doppietta di Ramis, passaggio ai rigori del Gimnasia contro il Defensores de Belgrano de Villa Ramallo, mentre le 2 sorprese arrivano con l’eliminazione dell’Aldosivi ad opera del Gimnasia di Mendoza e quella del Newell’s contro il Villa Mitre di Bahia Blanca, sconfitta che ha spinto il tecnico rosarino Bidoglio alle dimissioni, che scatteranno al termine della Superliga, con sole 2 giornate alla conclusione.

Vi lasciamo alle immagini dei 2 impegni della Seleccion e del recupero tra Colon e San Lorenzo.

https://www.youtube.com/watch?v=79WEgXD_yig

https://www.youtube.com/watch?v=8U786OE_sb8