Buenos Aires. Brandsen 805. Estadio Alberto Josè Armando. La Bombonera. Domenica 11 Novembre 2018. Queste erano le coordinate del 1° round della Final del Mundo, la SuperFinal, lo scontro tra il Club Atletico Boca Juniors ed il Club Atletico River Plate, per la prima volta un SuperClasico in finale di Copa Libertadores, nell’ultima edizione che prevede la doppia sfida, con match di andata e ritorno. Ad aumentare l’epicità della situazione, il rinvio di un giorno, con la partita prevista inizialmente per Sabato 10, ma un vero e proprio diluvio ha reso impraticabile il prato verde del tempio xeneize, costringendo la Conmbeol a posticipare di 23 ore l’incontro.
Il paese si è veramente fermato e mai come in questa occasione, l’appeal di questa sfida pluricentenaria ha varcato i confini dell’Argentina, attirando l’interesse di tutto il globo, con richieste di accrediti stampa giunte da ogni parte e la Bombonera ovviamente esaurita, senza la minima presenza della tifoseria ospite, alla quale è stato impedito di partecipare all’evento, così come succederà Sabato 24 al Monumental ai tifosi azul y oro, con la Conmebol che per questo comminerà multe ad entrambi i clubs.
Venendo alle formazioni, el Mellizo Guillermo Barros Schelotto schiera il suo Boca con Rossi in porta, in difesa da destra Jara, Magallan, Izquierdoz e Olaza, a centrocampo Nandez, l’Imperatore Barrios e capitan Pablo Perez, davanti Kichan Pavon, Wanchope Abila e Seba Villa. Risponde il River di Napoleon Galllardo, squalificato dopo il blitz negli spogliatoi di Porto Alegre e confinato al Monumental con el Principe Enzo Francescoli, per cui in panchina troviamo il fidatissimo collaboratore Matias Biscay, con Franco Armani in porta, difesa a 3 con Martinez Quarta, l’ex Maidana, oggi capitano per l’assenza di Leo Ponzio e Pinola, a centrocampo sugli esterni Montiel e Casco, in mezzo Enzo Perez ed il futuro merengue Exequiel Palacios, Pity Martinez alle spalle del tandem offensivo Lucas el Orso Pratto e Santos Borrè. Schieramento un po’ a sorpresa della Banda, che lascia in panchina il frizzante JuanFer Quintero, mentre tra gli Xeneizes, come batteria offensiva di riserva troviamo Maurito Zarate, Carlitos Tevez ed il Pipa Benedetto.
Arbitra l’incontro il cileno Roberto Tobar, negli ultimi anni tornato ad essere uno dei migliori fischietti del Sudamerica, dopo che nel 2012 fu coinvolto nel famoso “Scandalo del Poker”, con la scoperta da parte della federazione cilena di incontri di poker, organizzati dal designatore arbitrale, in cui chi perdeva veniva relegato a dirigere incontri minori e per questo Tobar fu squalificato per 8 mesi.
Ricordiamo che nelle competizioni continentali per clubs in Sudamerica, è previsto l’ausilio del VAR per i componenti del corpo arbitrale.
Le 2 squadre, con le classiche divise, entrano in campo, insieme alla quaterna arbitrale, in un inferno sonoro garantito dagli hinchas del Boca, che hanno trasformato il loro stadio in un vero e proprio inferno in terra, ma per un minuto hanno lasciato spazio al ricordo di 4 ragazzi,appartenenti alla Pena Boquense di Rawson, morti in un incidente stradale, mentre si stavano recando alla Bombonera dalla lontana Patagonia,distante più di 1000 Km.
Terminato il minuto di silenzio, con le squadre unite a centrocampo, comincia la sfida e subito al 5° pericoloso uno dei giocatori più attesi, el Diez de la Banda Gonzalo Martinez che, col suo sinistro su punizione, costringe Rossi ad una gran deviazione in corner. Sul tiro dalla bandierina dello stesso Martinez, imperioso stacco da solo nell’area di rigore di Lucas Martinez Quarta, con palla di poco a lato della porta di Rossi. All’11° conclusione velleitaria di Kichan Pavon, con palla alta. La squadra di Schelotto non pressa alta il River, che può tranquillamente iniziare la manovra con Maidana, Perez e Palacios, al 15° cross dell’ex Newell’s Milton Casco, testa di Borrè ed ancora gran volo di Agustin Rossi che devia in corner. Per ora, il piano tattico dei Millionarios sta aderendo perfettamente, soprattutto la mossa di Martinez Quarta sulle tracce di Pavon, con il raddoppio di Gonzalo Montiel, sta annullando il giocatore più tecnico e più imprevedibile del Boca, ma più in generale la manovra del River risulta terribilmente più fluida ed armonica. Al 26°, dopo alcuni minuti in cui già aveva evidenziato un problema muscolare, alza bandiera bianca Pavon, con i flessori della coscia sinistra che lo abbandonano, al suo posto Schelotto gioca la carta Dario Ismael Benedetto, con un passaggio al 4-4-2, con Abila e Benedetto davanti, Villa a sinistra e Nahitan Nandez a destra. Paradossalmente, adesso la manovra xeneize acquisisce molta più compattezza ed imprevedibilità, così i giocatori del Mellizo guadagnano campo ed al 34° passano in vantaggio con Wanchope Abila, al 5° gol in questa Libertadores. Il centravanti conclude prima col destro, trovando una respinta “in bagher” di Armani, ma sulla successiva conclusione di sinistro, infila il primo palo del portiere del River, che respinge malamente in porta. Ma non è una sfida come tutte le altre e, sulla rimessa in gioco, dopo appena una decina di secondi, arriva il pari millionario con el Orso Lucas Pratto, che conclude col destro sul secondo palo di Rossi, un’azione iniziata con una stupenda verticalizzazione del Pity Martinez, gelando di fatto la Bombonera. Ora è il River che riprende le redini del match ed al 38° solita volèe mancina di Martinez, dalla stessa mattonella in cui ha segnato negli ultimi 2 Super in casa del Boca, ma Rossi dice ancora di no, deviando con i piedi, al 40° Santos Borrè si invola verso l’area xeneize ma calcia a lato con l’esterno destro, arriviamo così nel recupero, di 3 minuti ed al 46°, su una punizione dalla tre quarti battuta da Seba Villa, incornata prorompente del Pipa Benedetto, che liberissimo stacca in area di rigore, mandando il pallone nell’angolo lontano della porta di Armani,sfruttando il posizionamento troppo schiacciato verso la porta della difesa millionaria, ridando così il vantaggio ai padroni di casa e così si chiude un intenso primo tempo, con il Boca avanti per 2 a 1.
Nessun cambio nell’intervallo ed il secondo tempo inizia con la medesima intensità della prima frazione, ma con le 2 squadre che piano piano si allungano, creando disordine nelle rispettive trame di gioco, in particolar modo il River, così al 57° arriva a puntino la mossa di Biscay, che toglie Martinez Quarta ed inserisce il centrocampista Ignacio Nacho Fernandez, passando ad un 4-3-1-2, al 58° gran sinistro da fuori di Casco, con palla che lambisce il sette della porta difesa da Rossi, al 60° arriva il pari della Banda, con l’autorete di Izquirdeoz che, con una leggera spizzata di testa, nel tentativo di contrastare in area Pratto, su una punizione battuta da Martinez, infila la propria porta, regalando il 2 a 2 agli uomini di Nunez. I protagonisti iniziano ad accusare cenni di stanchezza, così comincia il valzer delle sostituzioni, con gli ingressi al 72° nel Boca di Tevez per Villa, che vede così il ritorno al 4-3-3 con un trio offensivo Benedetto – Abila – Tevez semplicemente pauroso, al 74° secondo cambio nel River con Bruno Zuculini per Enzo Perez ed al 77° ultimo cambio per la Banda con Quintero per Pity Martinez. Al 78° sponda di Abila per Carlitos Tevez, con il tiro dell’Apache non lontano dall’incrocio della porta di Armani, all’80° cross di Casco, tacco di Pratto, con palla a lato, all’82° ultimo cambio nel Boca con l’ex San Lorenzo Julio Alberto Buffarini che rileva l’infortunato Leo Jara, all’86° ancora Pratto di testa, con Rossi che blocca agevolmente. La partita si avvia verso il 90°, in cui viene esposta la lavagna luminosa che indica 5 minuti di recupero e, dopo 30 secondi, incredibile palla gol per il possibile 3° vantaggio xeneize, con Tevez in contropiede, palla per Benedetto che, di fronte ad Armani, non angola granchè il suo destro, favorendo così la respinta del numero 1 del River, che riscatta così l’errore sul gol di Abila, blindando il 2 a 2, che sarà il risultato finale.
Punteggio tutto sommato giusto, che non garantisce alcun vantaggio al River, in quanto nella finale non varranno i gol in trasferta in caso di parità, come invece accadeva nel resto della manifestazione, pertanto c’è il rischio concreto che, al Monumental, in caso di qualsiasi punteggio di parità, al termine dei 90 minuti regolamentari, si debba ricorrere ai supplementari e, chissà, ai calci di rigore. E proprio al Monumental, al termine del match, è apparso Gallardo, che arringava i proprio tifosi, i quali avevano seguito il match nelle zone antistanti l’Antonio Vespucio Liberti, che Sabato 24 diventerà il centro dell’universo calcistico ed in cui lo stesso Gallardo dovrà fare a meno di Santos Borrè, ammonito e diifidato, pertanto squalificato, anche se al suo posto si conta nel recupero dell’ex Newell’s Nacho Scocco.
Vi lasciamo con le immagini della sfida di andata e Vi diamo appuntamento per il ritorno.
https://www.youtube.com/watch?v=_-yNUlXMwTw