Lo scontro argentino – brasiliano che ha caratterizzato le semifinali di questa edizione della Copa Libertadores vedeva i match di ritorno, che si disputavano in terra carioca.
Nella serata di Martedì, alla Gremio Arena di Belo Horizonte, il River Plate di Napoleon Gallardo cercava di ribaltare l’1 a 0 del Monumental contro il Tricolor Gaucho di Renato Portaluppi. I Millionarios si presentavano con l’11 tipo, Armani in porta, dietro difesa a 4 con Montiel, Maidana, Pinola e Casco, a centrocampo Leo Ponzio, Quintero e Palacios, col Pity Martinez a supporto di Santos Borrè e Pratto, mentre il Gremio rispondeva con Grohe in porta, in difesa Gomes, Miranda, Geromel e Cortes, davanti alla difesa Maicon e Ferreira do Santos, con la linea dei 3 trequartisti Moschen Benetti, Cicero Santos e Alisson dietro l’unica punta Jael, con il talentissimo Luan ancora fuori.
Il Gremio fa la partita ed al 36° del primo tempo si porta addirittura in vantaggio con Gomes, rendendo la rimonta della Banda ancora più complicata. Nell’intervallo, momenti “comici” negli spogliatoi quando, un uomo con un cappellino molto basso sul volto, è entrato nello spogliatoio del River, cercando appunto di travisare il proprio volto, ma nonostante ciò è stato riconosciuto in Gallardo stesso che, prima del match, era stato squalificato, in maniera a dir poco intempestiva, per essersi presentato in ritardo alla ripresa del match degli ottavi contro il Racing e stesso provvedimento è stato preso nei confronti del Mellizo Guillermo Barros Schelotto. Ovviamente, gli emissari della Conmebol hanno poi allontanato Gallardo e ciò, crediamo, costituirà motivo per ulteriori provvedimenti contro l’allenatore del River.
La ripresa sarà di marca completamente diversa, con il River più propositivo, che metterà più in difficoltà i brasiliani di Renato Guacho, i quali vengono raggiunti al’81° da un colpo di testa, forze viziato da un leggerissimo tocco di braccio, di Santos Borrè, convalidato nonostante il VAR dall’arbitro uruguaiano Andres Cunha, che poi al minuto 88, diventa il protagonista assoluto. Tiro di Pratto, deviato con il braccio, da una distanza sicuramente molto vicina, ma troppo largo e, soprattutto, con la traiettoria del tiro del Cammelo verso la porta, dal difensore brasiliano Bressan, il tutto ha fatto sì che l’arbitro, dopo aver concesso il corner, abbia fatto il gesto del VAR per andare a rivedere l’azione, concedendo poi il penalty ai Millionarios, tra le proteste dei brasiliani, anche scomposte come quelle dell’autore del tocco di mano Bressan, che quasi abbracciava arbitro e guardalinee per cercare di far cambiare idea alla terna, guadagnandosi così un cartellino rosso. Dopo ben 7 minuti di attesa e con 14 minuti di recupero, Gonzalo el Pity Martinez si porta sul dischetto e, col suo sinistro, spiazza l’estremo difensore del Gremio, sancendo la vittoria del River per 2 a 1, con la Banda che torna in finale, dove aspetta la vincente di Palmeiras – Boca Juniors. A nulla varrà, a nostro modesto avviso, il reclamo presentato dai brasiliani, per la presenza di Gallardo negli spogliatoi durante l’intervallo.
Mercoledì i fari si accendevano sull’Allianz Parque di San Paolo, dove i padroni di casa del Palmeiras di Felipe Scolari dovevano ribaltare il 2 a 0 della Bombonera contro il Boca di Schelotto: i padroni di casa si schieravano con Weverton in porta, difesa con Mayke, Luan, l’ex Lanus Gustavo Gomez e Barbosa, a centrocampo Lima, Felipe Melo e Bruno Henrique, davanti Dudu, Willian e Deyverson, gli ospiti rispondevano con la formazione tipo, Rossi in porta, dietro Jara, Izquierdoz, Magallan e Olaza, in mezzo capitan Pablo Perez con Nandez e Barrios, davanti Kichan Pavon, Wanchope Abila e Seba Villa. Al 17° il match prende la via di Brandsen 805 con il gol di Abila, ma nella ripresa un uno-due micidiale del Verdao in 8 minuti, grazie alle segnature al 52° del difensore Luan ed al 60° dell’altro centrale di difesa Gomez su rigore, ridavano residue speranze ai brasiliani, i quali non avevano fatto i conti con l’hombre mas caliente degli azul y oro, el Pipa Dario Ismael Benendetto che al 70°, dopo 9 minuti dal suo ingresso in campo al posto di Abila, con un destro secco sigla il gol del 2 a 2, che sarà anche il risultato finale.
Per la prima volta nella storia, nell’occasione dell’ultima edizione che prevede la doppia conclusione, con match di andata e ritorno, potremo assistere a ben due SuperClasicos nel giro di 14 giorni, con andata alla Bombonera sabato 10 Novembre e ritorno al Monumental il 24, alle ore 16 locali.
Nella serata di Giovedì, il Defensa y Justicia di Seba Beccacece cercava una rimonta molto complicata contro il Junior di Barranquilla, nel ritorno dei quarti di Copa Sudamericana; all’andata gli argentini di Florencio Varela avevano perso per 2 a 0 in Colombia, ma già al 28° avevano pareggiato i conti grazie alle reti di Leo Miranda e Nico Fernandez, addirittura avevano anche trovato il 3 a 0 alla fine della prima frazione con lo stesso Fernandez, gol annullato col VAR dall’arbitro brasiliano Raphael Claus, per una presunta spinta a centrocampo all’inizio dell’azione, scatenando l’ira funesta di Beccacece in panchina, a dir poco indemoniato per una decisione molto al limite, per usare un eufemismo.
Sbollita la rabbia, l’Halcon riprende da dove aveva terminato il primo tempo ed al 54° si porta sul 3 a 0, che vorrebbe dire qualificazione in semifinale, con un gol del solito Fernandez, ma al 72° il gol del 3 a 1 di Luis Diaz regala la segnatura decisiva ai colombiani, che così eliminano gli argentini, accedendo alle semifinali, dove affronteranno il derby con l’Independiente di Santa Fè, che ha eliminato un ‘altra squadra colombiana, il Deportivo Cali. L’altra semifinale vedrà il derby brasiliano tra la Fluminense, che ha eliminato gli uruguagi del Nacional e l’Atletico Paranaense, passato ai rigori sul Bahia, dopo aver perso per 1 a 0 nei 120 minuti regolamentari.
Venendo al fronte interno, Mercoledì e Giovedì si sono svolti gli ultimi 2 quarti di finale di Copa Argentina. nella serata di Halloween, “scherzetto” del Temperley che alla Fortaleza di Lanus elimina ai rigori un inguardabile San Lorenzo, che aveva persino riacciuffato il match sull’1 a 1 al 90° con Nico Blandi, salvo poi capitolare dagli 11 metri, per gli errori dell’ex River Ariel Rojas e dell’ex Boca e Banfield Pablito Mouche, sconfitta del Ciclon che ha portato alle dimissioni del Pampa Biaggio, con la suggestione Jorge Almiron come sostituto. Nel pomeriggio del 1° Novembre, nella spettrale cornice del Viaducto di Sarandi a porte chiuse, è andato in scena il Clasico rosarino tra Newell’s e Central, con la vittoria canalla per 2 a 1, con le reti per il Central di Herrera e Zampedri, mentre per la Lepra rete di Torres. Pertanto si delineano le seguenti semifinali: Temperley – Rosario Central e River Plate – Gimnasia y Esgrima la Plata
Sempre nella giornata di ieri, il ct ad interim Scaloni ha diramato le convocazioni per le due amichevoli di metà mese della Seleccion, entrambe contro il Messico, ovviamente senza la presenza di giocatori di Boca e River: da segnalare i ritorni di Mammana in difesa e del Coco Erik Lamela in attacco e la prima convocazione dell’interessantissimo centrocampista classe 98 del Racing Matias Zaracho.
Vi lasciamo con le immagini dei match di Libertadores, Sudamericana e Copa Argentina.
https://www.youtube.com/watch?v=pMDfOYGrXXY
https://www.youtube.com/watch?v=2xbim-7V8k0
https://www.youtube.com/watch?v=XplAg5PDKC8
https://www.youtube.com/watch?v=Xaw2BOHpkU4
https://www.youtube.com/watch?v=P8gw77q5vj0