C’è un paesino di 1600 anime in Kosovo, nella parte inferiore, conosciuto sulla cartina con il nome di Ogoste, al confine con la Serbia che sembra provenire da un’altra dimensione. La popolazione è a maggioranza albanese anche se l’unica menzione particolare nei libri di storia è per un’antica chiesa Serba e gli unici racconti antichi sono turchi. Questo fa capire quanta confusione politica, religiosa, culinaria c’è nella crescita dei ragazzi, figli di un periodo storico ancora molto complesso nella ex Jugoslavia. Ed oggi mi voglio focalizzare proprio su un ragazzo di questi che, partendo da Ogoste, sta cercando di trovare il suo posto nel mondo a suon di calci ad un pallone, da non confondere con l’omonimo difensore della Roma in forza al Bologna. Lirim Kastrati è nato il 19 gennaio di diciannove anni fa da una famiglia “benestante” per il paesino kosovaro e da subito ha dimostrato un carattere forte e ribelle. Il pallone è la sua valvola di sfogo e si mette subito in mostra nella squadra locale. Ma lì vicino ci sono Serbia e Croazia ed il talento di Lirim non poteva non far drizzare le antenne ad uno dei top club dei balcani. E’ così che la Dinamo lo porta a Zagabria e lo accasa alla Lokomotiva dove attualmente milita con il cartellino in comproprietà. Nella scorsa stagione ha iniziato a mostrare il suo enorme potenziale tra i grandi, ma è quest’anno che sta iniziando a far vedere a tutti che forse il campionato croato inizia a stargli un po’ stretto. Giocatore brevilineo ma fisicamente, formato più di quanto lo sono i ragazzi della sua età, Kastrati è la classica ala alta che può giocare indifferentemente sia a destra che a sinistra, aiutato dalla facilità di calcio con entrambi i piedi. Abile nell’uno contro uno fa della velocità il suo punto di forza. Non rapidissimo ma molto forte fisicamente seppur alto solo 170 cm (forse meno, ndr), Kastrati come tutte le ali moderne ama rientrare per calciare in porta, preferendo il tiro al cross. Con la squadra della Lokomotiva ha giocato sette delle otto partite finora disputate, andando già a segno 5 volte e fornendo 3 assist ai compagni, contribuendo in maniera netta allo splendido inizio di stagione della squadra di mister Tomic che sta esibendo il miglior calcio della lega. Quest’anno ha fatto la prima apparizione con la U21 del suo paese (Kosovo che, calcisticamente, sta crescendo molto rapidamente) e non tarderà ad arrivare anche la chiamata della prima squadra. Occhi puntati quindi su questo giovane che ha ancora un prezzo ampiamente abbordabile (il cartellino costa meno di un milione), ma che ha un avvenire secondo il mio parere già certo.