Con la prima pausa per le nazionali della stagione 2018/19, è arrivato il momento di tornare a parlare della Seleccion, reduce da un’esibizione al mondiale russo, che ancora oggi grida vendetta. Archiviata l’esperienza Sampaoli, è stato nominato come ct ad interim, l’ex giocatore di Lazio e Atalanta Lionel Scaloni, coadiuvato in panchina dal Payaso Pablo Aimar, in attesa di sapere chi diventerà il nuovo conducador dell’ Albiceleste, con la candidatura del Tata Gerardo Martino, che ogni giorno acquista sempre più peso.
Già dalle convocazioni, si è capito che un ciclo sta per nascere, infatti molti reduci dalla spedizione russa sono stati accantonati, o per la scelta di chiudere con la nazionale, tipo El Jefecito Mascherano, o per scelta tecnica, pensiamo al Pipita Higuain, mentre trovano spazio tra i convocati conoscenze della nostra serie A come Maurito Icardi, la Joya Paulo Dybala e i due virgulti della Fiorentina Giovanni Simeone e German Pezzella.
Nel primo match, disputatosi al Memorial Coliseum di Los Angeles, su un terreno di gioco ai limiti dell’imbarazzante, gli uomini di Scaloni hanno affrontato il Guatemala, avversario particolarmente morbido, così da testare subito alcuni nuovi meccanismi, senza troppi patemi d’animo: l’undici titolare prevedeva davanti a Geronimo Rulli in porta, una difesa a 4 con il neo capitano Nicolas Tagliafico, Rodrigo Funes Mori, Pezzella e Saravia in difesa, a centrocampo Leandro Paredes, Gio Lo Celso e la nuova sensazione della Superliga, la mezzala del River Sebastian Palacios, davanti tridente con Simeone, supportato dal Pity Martinez e da Kichan Cristian Pavon.
Già dai primi minuti si capisce che di storia ce ne sarà pochissima, troppo ampio il divario tecnico tra le due selezioni: in pratica, il match dura solo tre quarti d’ora, il tempo per l’Argentina di segnare 3 reti con Martinez su rigore, Lo Celso e GIovanni Simeone. Nella ripresa, con il risultato ampiamente in ghiacciaia, girandola di cambi, tra cui segnaliamo l’ingresso in campo del Ruso Santiago Ascacibar, del Gringo Walter Kanneman e l’esordio assoluto del talentissimo del Velez el Monito Matias Vargas, mentre sono rimasti in panchina sia Icardi che Dybala. L’incontro termina sul 3 a 0 per l’Argentina.
Il secondo match amichevole era decisamente più probante, infatti al MetLife Stadium di East Rutherford (New Jersey), era di scena un interessantissimo Argentina – Colombia: Scaloni effettua alcuni cambi rispetto al precedente match e schiera così la sua Albiceleste, con Franco Armani in porta, in difesa Tagliafico, Funes Mori, Pezzella e Bustos, a centrocampo Battaglia, Lo Celso e Palacios, davanti Maurito Icardi, El Pity Martinez e Maxi Meza. In una cornice di pubblico non particolarmente invitante, con lo stadio del New Jersey letteralmente mezzo vuoto, si disputa una partita molto tirata, che però non offre rilevanti spunti di interesse. L’impiego di Dybala, al centro di critiche anche in Argentina, sarà soltanto di una trentina di minuti, troppo pochi per fornire un contributo significativo alla causa: segnaliamo l’esordio assoluto tra i Cafeteros di Viila, esterno offensivo classe 96 del Boca Juniors, già inquadrato dalle parti di Calle Bradsen come l’erede di Pavon. L’incontro termina a reti bianche.
Mentre le amichevoli internazionali occupavano le scene principali, in Argentina si continuava, ovviamente senza i convocati nelle rispettive selezioni, con il rutilante calendario della Copa Argentina, che in questi 10 giorni, prevedeva sia la definizione completa dei sedicesimi, che la disputa di 3 ottavi di finale, generando assoluta ilarità nel resto del Sudamerica e non solo. Tra i risultati più clamorosi, segnaliamo la vittoria ai calci di rigore del San Lorenzo contro il Colon, rimontando un doppio svantaggio nei 90 minuti regolamentari, con la doppietta del sempre più interessante Nico Reniero, il successo per 2 a 1 del Sarmiento contro l’Union di Santa Fè, la sconfitta dell’Argentinos Juniors per 2 a 0 ad opera del Temperley, ma soprattutto la clamorosa eliminazione ai calci di rigore dell’ Independiente, contro il Brown de Adroguè di Pablo Vicò.
Vi lasciamo ai riflessi filmati delle due partite dell’Argentina e della eliminazione in Copa dell’Independiente, dandoVi appuntamento alla prossima settimana, con il consueto report sulla Superliga.
https://www.youtube.com/watch?v=4O59xQTvQyM&t=227s
https://www.youtube.com/watch?v=yhUq0irphes
https://www.youtube.com/watch?v=iR6dcyeTmyY