Un Mondiale opaco quello dell’Argentina. Un girone superato con fortuna e con prove negative, un gioco raffazzonato ed un’eliminazione con la Francia perdendo 4-3 che non racconta le reali difficoltà e differenze tra la compagine transalpina e l’Albiceleste. Le prime due questioni da risolvere adesso per iniziare a pensare alla necessaria ripartenza sono quelle legate al futuro di Messi e della guida tecnica, con Sampaoli dimostratosi inadatto e non all’altezza del compito; l’ex Siviglia è stato esonerato ed ha ricevuto una buonuscita ben inferiore a quanto pattuito. C’è da scegliere l’uomo che guidi la squadra per la Copa America del 2019, e serve farlo in fretta. Marcelo Gallardo, Matias Almeyda, Ricardo Gareca, il nome potrebbe uscire tra questi 3, ma è bene essere aperti ad una sorpresa. Per quanto concerne invece la squadra, è inevitabile che dopo aver chiarito il futuro di Messi, presenza ingombrante sotto ogni punto di vista, si provveda a fare delle delle valutazioni nette sulla nuova rosa da allestire e sugli uomini su cui puntare. Dopo l’addio di Mascherano (voci di corridoio non escludono che ‘El Jefecito’ possa anche in futuro divenire il nuovo tecnico) il reparto da rigenerare a tutti i costi è il centrocampo. L’ex Liverpool e Barcellona ora all’Hebei in Cina è apparso davvero allo stremo delle forze al Mondiale, encomiabile ma evidentemente non più proponibile per un certo tipo di calcio, ritmi ed obiettivi. Ecco perché hanno fatto un grande rumore gli 0 minuti di Giovani Lo Celso in Russia. Forse ancor più clamorosa è la mancata convocazione di Leandro Paredes, centrocampista centrale classe ’94 dello Zenit, visto anche in Italia con la Roma, tra i pochissimi a salvarsi nella deludente stagione della squadra russa sotto la guida di Roberto Mancini. In difesa, il difensore viola German Pezzella è rimasto a casa ma non avrebbe affatto sfigurato. Le difficoltà di Rojo, Mercado (pur autori di reti importanti e alcune giocate positive) e anche di Tagliafico, ancora da misurare molto a livello internazionale, rendono necessario pensare a come impostare la difesa per il futuro, iniziando ad inserire progressivamente anche dei giovani. Anche il portiere rappresenta uno dei nodi da sciogliere più complessi; l’infortunio di Sergio Romero, titolare inamovibile, ha concesso spazio a Caballero e poi ad Armani. I due esperti portieri non sono sembrati però all’altezza, sia tecnicamente che emotivamente, di difendere i pali di una nazionale importante come l’Albiceleste. Non di minore importanza sarà anche un’adeguata gestione del reparto offensivo, in cui le risorse certo non mancano, ma dovranno essere selezionate ed impiegate con cura e con alla base un’idea chiara e precisa su come impostare la squadra.
Ecco quali potrebbero essere i 23 uomini dell’Argentina di scena alla Copa America brasiliana del prossimo anno:
PORTIERI: Juan Musso, Geronimo Rulli, Sergio Romero.
DIFENSORI: Nicolas Otamendi, Federico Fazio, German Pezzella, Nicolas Tagliafico, Marcos Rojo, Emanuel Mammana, Fabricio Bustos.
CENTROCAMPISTI: Giovani Lo Celso, Leandro Paredes, Santiago Ascacibar, Javier Pastore, Ever Banega, Manuel Lanzini*.
ATTACCANTI: Lionel Messi (?), Mauro Icardi, Sergio Aguero, Lautaro Martinez, Cristian Pavòn, Angel Di Maria, Paulo Dybala.
*= Da verificare recupero da infortunio al crociato (rientro previsto Gennaio 2019).