“Il budget per il mercato è finito, non esiste più”. Con queste parole Pantaleo Corvino chiude ogni speranza dei tifosi viola di veder migliorata la squadra per la stagione 2018-2019. Puntuale come il caldo di Luglio, come i motivetti estivi da canticchiare sotto gli ombrelloni, parte il solito refrain che sfinisce i tifosi e forse anche Stefano Pioli. E’ una chiusura importante in senso negativo quella imposta al DS da parte della proprietà, è ed soprattutto pericolosa perché con queste parole tutti da ieri sanno che se ci saranno movimenti di mercato in entrata, prima o dopo ci saranno movimenti di mercato in uscita, ovviamente di calciatori che un mercato ce l’hanno, quindi di calciatori importanti per la Fiorentina. Viene quasi voglia di sperare che si resti ALMENO così per non veder partire nessuno dei nostri migliori calciatori. Che la colpa non fosse tutta sulle spalle di Corvino penso lo sappiano anche i muri. Lui è pagato dalla proprietà per eseguire le linee dettate. Lo fa bene? Lo fa male? A giudicare dal rinnovo contrattuale dello scorso anno sembra perfetto, per loro, ma ovviamente non è così per l’allestimento di una squadra di calcio. Stefano Pioli nei giorni scorsi aveva spronato anche la società a fare meglio e dopo le parole dello scorso anno, oggi a mio avviso dovrebbe presentare le immediate dimissioni. Così non si può lavorare, inutile girarci intorno. Aveva chiesto due calciatori per ruolo di livello simile, per ruotare tutta la rosa e per avere alternative decenti e di pari livello da inserire in caso di squalifiche o infortuni. Ad oggi tutto questo non c’è, oggi dovrebbe battere i pugni sul tavolo per mettere la società davanti all’evidenza. Di Corvino abbiamo detto spesso, è un mero esecutore, non un vero DS, almeno non lo è più da quando è tornato nella Fiorentina. Ci sono operazioni di mercato come quella di Pasalic che gridano vendetta davvero, l’Atalanta oggi ha più appeal della Fiorentina, il resto sono discorsi. Appeal e qualche soldo da mettere dentro un prestito con diritto di riscatto (non obbligo, badate bene), magari un prestito oneroso, ma il risultato non cambia: oggi non possiamo chiudere neanche operazioni SENZA SOLDI, di obblighi di riscatto ovviamente nemmeno a parlarne. Oggi la Fiorentina non può competere con l’Atalanta, squadra con una storia fra A e B e un bacino d’utenza, nemmeno lontanamente paragonabile a quello della Fiorentina. Ecco, tutto questo dovrebbe far riflettere il DS sul proprio ruolo, su quello che sta dando a questa squadra e se è giusto che anche lui continui a lavorare per questa proprietà, a mettere faccia, tempo e parole per i Della Valle verso i propri tifosi. E’ una riflessione che per me dovrebbe fare subito e che avrebbe dovuto fare soprattutto prima di tornare a Firenze. Tutti sapevano come la società aveva deciso di muoversi, Corvino compreso, tutti tranne i tifosi che certamente non si aspettavano ingaggi come quello di CR7, magari quelli di un Pasalic qualunque in prestito invece si. Tutti sanno e tutti mentono sapendo di mentire. Del budget che non c’è più lo abbiamo saputo prima da un operatore di mercato che si collega due volte al giorno nelle radio fiorentine per parlare del mercato degli altri che dalla società stessa. Ci sono fior di giornalisti che della Fiorentina hanno fatto un lavoro che si permettono di affermare che “se non arriva Pasalic, magari domani si prende Rakitic”. Questo è un teatrino che deve finire ORA, nessuno vuol più bene alla Fiorentina se non i tifosi, oramai sfiniti, divisi e tristi sotto gli ombrelloni. Non abbiamo neanche più il gusto di sapere notizie di calciomercato, il budget non c’è e quindi neanche le notizie di calciomercato viola. Ci hanno tolto tutto oramai. Oggi si tenta anche di far passare operazioni non chiuse come quella di Pasalic come uno “sgarbo” di Chelsea e Atalanta verso la Fiorentina, roba da non credere davvero. Giustificare le proprie mancanze e i propri limiti accusando gli altri non è solo puerile, ma rasenta la malafede assoluta. Tutti sanno, tutti restano al proprio posto ad innaffiare il proprio orticello e il proprio posto di lavoro, nessuno che abbia davvero a cuore le sorti della nostra amata Fiorentina. E’ bastato il solito viaggetto di Andrea Della Valle, i soliti due caffè offerti alla mandria di Nani & Ballerine e tutta la brace torna a sopita sotto la cenere. Non una parola fuori posto per la Proprietà, non una domanda cattiva o ficcante ad ADV, NON UNA! Neanche quando il fratello minore ribadisce più volte che “TENTEREMO di trattenere i nostri migliori calciatori, TENTEREMO”, quindi anche qui nessuna certezza, anzi apertura alle possibili cessioni importanti. Nani & Ballerine senza la benchè minima coscienza deontologica che dopo la visita del Patronnino producono articoli del tenore “Rivivi la passeggiata di ADV a Moena”, “Le foto più belle della visita di ADV” rendendosi complici di evidenti mancanze di rispetto per l’intelletto del tifoso viola che tutto vorrebbe rivivere, tranne che le visite di ADV a Moena. Abbiamo bisogno di rivivere eventi sportivi importanti, di acquisti che hanno un senso, certamente non di eventi inutili come questo. Nani & Ballerine che si sono poi guardati bene dal chiedere lumi sul “Puntiamo al settimo posto” uscito fuori dalle nefaste fauci del Patronnino. Nessuno che abbia detto magari “guardi Patronnino, il settimo posto NON dà diritto a nessuna competizione europea a meno che una squadra che la precede VINCA LA COPPA ITALIA, che obbiettivo è mi scusi?” IL NIENTE ASSOLUTO! Nemmeno una tragedia immane come quella di Davide Astori ha aperto gli occhi alla gente, la sensazione più brutta è che sia stata addirittura usata per riavvicinarsi ai tifosi senza meritarlo davvero. Nessuno che abbia detto che forse poteva essere pericoloso considerare il risultato sportivo dello scorso anno (se un ottavo posto può essere un risultato intendo) come punto di partenza per una rosa che aveva e continua ad avere dei profondi problemi in diversi ruoli, anche nei titolari. Tutti contenti e felici di sapere che il budget per il mercato è finito, che l’ossatura della squadra è più che buona perché siamo arrivati ottavi e che se non riusciamo a chiudere anche le più piccole operazioni di mercato, la colpa è degli altri che sono dispettosi, brutti e cattivi. Tutti contenti e felici che si voglia puntare ad un piazzamento che NON DA’ diritto a nessuna competizione. Ma davvero c’è ancora chi crede a questa proprietà? Davvero? Forse dopo gli anni scorsi c’era da aspettarselo anche se il tifoso spera sempre che qualcosa cambi. E allora ASPETTIAMO!

Antonio F.