Dopo i rientri da presunti buchi di bilancio e accantonamenti per vari “comparti” non strettamente legati al campo, non sembra decollare per niente “l’Anno Zero” di Corvino nell’ambito della necessaria ricostruzione tecnica della Fiorentina 2018-2019. Il ritiro è  già iniziato e dopo le rituali visite medica di tutta la rosa, staff tecnico compreso, la squadra è già in campo per i primi allenamenti. La situazione è già di per se surreale se si pensa che ancora non c’è la certezza ufficiale della partecipazione alla prossima Europa League dopo l’esclusione del Milan…ancora i rossoneri dovranno fare ricorso al Tas che poi si pronuncerà a ridosso dei preliminari della competizione europea. La surrealità non sta tanto nel valore della rosa che Europa o meno non sarà poi così diverso, ma nel fatto che ad oggi è arrivata praticamente solo un’ufficialità in entrata, importante certamente, ma che non fa dormire sonni tranquilli ne al tecnico Stefano Pioli, ne a tutta la tifoseria gigliata. Non avere la squadra pronta all’inizio del ritiro, almeno nei titolari effettivi, è quantomeno singolare. L’aveva espressamente richiesto Pioli alla fine della scorsa stagione, se lo immaginavano tutti quelli che vogliono bene a questi colori. Dopo un anno di tempo e con soldi freschi da immettere nel mercato, molti pensavano che un DS così capace e con una carriera così sfavillante (Casarano, Lecce, Fiorentina e Bologna), potesse già aver messo a disposizione del proprio tecnico la struttura portante della rosa. E invece è arrivato il solo Alban Lafont, portiere classe ’99 di grandi prospettive prelevato dal Tolosa in Ligue1, con un’operazione veramente intelligente se si guardano le cifre (ufficiose, per quelle ufficiali dovremo attendere il prossimo bilancio come sempre), ma che apre subito dopo un importante interrogativo: sarà lui il titolare effettivo della nuova stagione fra i pali o sarà affiancato da un altro portiere d’esperienza, magari che conosce già il campionato italiano e che possa eventualmente partire davanti a lui nelle gerarchie, almeno nei primi mesi di necessario ambientamento del giovane francese? Sportiello si è accasato altrove (Frosinone), Dragowski non pare goda della fiducia dei tecnici, Cerofolini lo scorso anno in Primavera verrà mandato a farsi le ossa in qualche squadra di bassa Serie B o alta Lega Pro…manca quindi un secondo portiere. Inconcepibile davvero partire così. Nel reparto arretrato restano ancora molti dubbi sugli esterni bassi, Gaspar è uscito, Olivera si spera faccia altrettanto, sono arrivate offerte per Laurini, Biraghi sarà ancora il titolare? La sua alternativa non c’è, anche se forse sarebbe meglio che fosse lui l’alternativa ad un calciatore di un valore superiore, soprattutto in una difesa a 4 dove c’è bisogno più che di incursioni in avanti, di saper arginare gli esterni avversari. La Fiorentina sembra già a posto nei centrali di difesa con Vitor Hugo, Pezzella e Milenkovic per due posti, a posto a meno che non si intenda SNATURARE il giovane serbo come esterno bloccato sul lato destro. Dipenderà anche dal modulo e dai calciatori che arriveranno in attacco e a centrocampo, reparti che ricordiamo nonostante i rulli di tamburo della stampa fiorentina, NON hanno visto alcun nuovo innesto in una rosa che è arrivata all’ottavo posto forse addirittura insperato per il valore della rosa. Pjaca-Simeone-Chiesa oggi è solo una bellissima suggestione, le offerte saranno senz’altro vere, ma finchè il croato non avrà firmato il contratto e si metterà a disposizione di Pioli, parlarne serve solo a riempire i vuoti spazi del NIENTE del mercato viola (o anche due fasce orarie in qualche radio ogni santo giorno). Stefano Pioli vorrebbe giocare col 4-3-3, modulo tattico che non prevede il trequartista e la conseguente uscita dai piani tecnici di calciatori come Saponara ed Eysseric, sempre che non si voglia adattare questi calciatori in altri ruoli. A centrocampo è uscito un titolare considerato importante come Badelj e non è arrivato ancora NESSUNO. Anche qui si parla di Pasalic, di Rodrigo Battaglia dello Sporting in regime di svincolo per i noti fatti accaduti a Lisbona con i tifosi. Parole, parole e parole. Oggi ci sono due calciatori titolari e basta, Cristoforo e Sanchez credo e spero che non facciano più parte della rosa dopo l’ultima stagione. Dabo resta un’alternativa discreta, ma che non può migliorare la cifra tecnica di tutto il reparto come titolare rispetto alla scorsa stagione. Manca un’attaccante di riserva (decente, magari esperto ma non bollito) per Simeone, un esterno d’attacco titolare(di Pjaca se ne parla da due mesi) e anche un calciatore in grado di sostituire o dar fiato a Federico Chiesa. Se questi tanti, troppi interrogativi tecnico-tattici non sono ancora risolti, se alla partenza di un ritiro la rosa non è solo monca, ma è addirittura più debole dello scorso anno, come giudicate voi il lavoro di questo Direttore Sportivo e soprattutto di chi avalla o addirittura detta le sue strategie di mercato? Per me è già fallimentare, perché quello che DOVEVA essere fatto ad oggi non è stato fatto, il resto son discorsi che lascio ad altri, magari a chi si vuol ancora sentir dire che ci siamo rafforzati perché le altre si sono indebolite (non è uno scherzo, è stato detto). Di quello che sarà da oggi all’inizio del campionato poi, avremo sia tempo che modo per giudicare, ma intanto la Fiorentina 2018-2019 ancora purtroppo non c’è.

Antonio F.