Un buon allenamento per la Russia di Cherchesov contro l’Arabia Saudita, non c’è che dire. Onestamente: non vi siete persi nulla. Per goderci compagini come quella asiatica, perchè non indire un Mondiale a 48 squadre, eh? Pensaci Infantino…Ah già, è già realtà tutto ciò, per l’edizione 2026: molto bene.
Torniamo alla gara. Il risultato finale è di 5 a 0 per i padroni di casa, che si limitano a giocare di contropiede e a passare la palla a Golovin nel momento del bisogno. Troppo troppo scarsa la compagine saudita, assolutamente limitata a livello tattico, tecnico ed anche fisico (Al Shehri ed Al Jassim pesano forse 50 kg da bagnati). Inaccettabile vedere una squadra così poco organizzata ad un Mondiale. La Russia segna due volte nel primo tempo grazie a Gazinskiy e Cherishev. Il centrocampista del Krasnodar va in gol di testa sull’ottima pennellata del talento Golovin, mentre Cheryshev, entrato a causa dell’infortunio muscolare occorso a Dzagoev, ( problema che pare serio quello del fantasista in forza al CSKA Mosca) segna da pochi passi sparando sotto la traversa, finalizzando un contropiede dopo l’assist di Zobnin. Nella ripresa segna la terza rete il fumino Dzyuba con il colpo di testa, specialità della casa, su un assist eccellente di Golovin, per distacco il migliore in campo. Dzyuba, citofonare Roberto Mancini per conoscere meglio il caratterino del centravantone classe ’88, aveva preso il posto di Smolov da pochi minuti. Gli ultimi venti minuti passano lentissimi tra stop sbagliati dei calciatori arabi, cambi inutili, garbage time della peggiore specie: un’agonia. Al 91′ però ci pensa Cheryshev a regalare un attimo di qualità: esterno sinistro bellissimo dai 16 metri che termina all’incrocio, una rete di pregevole fattura e doppietta per l’ala del Villarreal e 4-0. Al 93′ Golovin completa l’opera e segna la quinta rete con una punizione splendida a scavalcare la barriera, dimostrando di essere un profilo completo e pronto per il salto di qualità.
TOP: Golovin 8, Cheryshev 8
FLOP: Al Shehri 4, Al Mayouf 4
